Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016

30 3 ). Come si vede però tutte e tre le distribuzioni risultano fortemente distorta rispetto ad una situazione di perfetta equità (retta a 45° dall’origine). Figura 3 – Curva di Lorenz generalizzata dei redditi nominali dichiarati ai fini ISEE Euro e valori percentuali Fonte: elaborazione su dati CAAF-CGIL (2015) Tabella 19 - Distribuzione per quintili dei redditi ai fini ISEE Valori percentuali Quintile 2013 2011 2009 Quota reddito Quota cumulata Quota reddito Quota cumulata Quota reddito Quota cumulata I 0,17 0,17 0,16 0,16 0,49 0,49 II 1,45 1,62 1,59 1,75 2,34 2,83 III 5,05 6,67 5,20 6,95 7,00 9,83 IV 15,60 22,27 15,40 22,35 18,25 28,08 V 77,72 100,00 77,65 100,00 71,94 100,00 Totale 100,00 - 100,00 - 100,00 - Fonte: elaborazioni su dati CAAF-CGIL (2015). Sulla base di queste considerazioni circa la distribuzione dei redditi non sorprende quindi ottenere valori molto elevati dei principali indici di povertà ( Tabella 20 ). Se si prende a riferimento il livello del reddito nominale disponibile pro capite in Valle d’Aosta quale soglia di povertà, nel 2008 il 68,7% degli individui inclusi nel campione risulta proprio a rischio povertà, mentre il 58,5% ed il 46,2% può essere classificato

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