Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016
23 Secondo gli ultimi dati diffusi, rispetto all'anno precedente, nel 2014 la povertà relativa in Valle d’Aosta è aumentata dell'1,1%, attestandosi al 6,4%. La media del nord Italia è del 4,9% (+0,3% rispetto al 2013) e quella nazionale è del 10,3%, in calo dello 0,1%. Tabella 16 - Famiglie in condizione di deprivazione Per 100 famiglie residenti. Anno 2013 Media 1999-2013 2013 2° Liguria 20,6 6,8 5° Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 11,9 4,7 7° Provincia autonoma di Trento 11,5 3,9 9° Friuli-Venezia Giulia 18,7 2,4 12° Provincia autonoma di Bolzano/Bozen 8,8 0,4 13° Lombardia 17,1 -0,1 14° Piemonte 16,3 -1,2 Nord-ovest 17,2 2,0 Italia 24,9 2,6 La posizione riportata si riferisce al confronto tra tutte le regioni italiane e le due province autonome di Trento e Bolzano in un ordinamento decrescente della differenza dell'indice sintetico di deprivazione tra il 2011 e il 2012. I valori per la Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste e le due province autonome possono risentire di una diversa numerosità campionaria in fase di rilevazione. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT (2015). Se si tralasciano le regioni del sud, il dato valdostano si colloca comunque verso gli ultimi posti di una classifica ottenuta per incidenza della povertà relativa crescente anche prima della recessione 2008- 2009. 8 Per la Valle d'Aosta tra il 1999 e il 2007 infatti sono state rilevate circa 7,2 famiglie ogni 100 che si trovavano in tale situazione, superate dalle 8,7 famiglie in Friuli-Venezia Giulia e dalle 8,7 nel Lazio. La provincia autonoma di Bolzano si fermava nello stesso periodo a 6,5 famiglie ogni 100 mentre la provincia autonoma di Trento con 7,1 famiglie è certamente più vicina al caso valdostano. Sebbene il dato della Valle d'Aosta risenta probabilmente dell'effetto dovuto alla ridotta numerosità campionaria in fase di rilevazione, si deve comunque notare l'aumento anche delle famiglie che lamentano una condizione di deprivazione economica (Tabella 16). 9 Se nel 2011 circa 7,2 famiglie ogni 100 si trovavano in tale situazione, l'anno successivo il numero sale ad 11,9 ogni 100. Tale aumento colloca la Valle d'Aosta tra le prime regioni per le quali si rileva la differenza più rilevante tra il 2012 e il 2011; nello stesso arco di tempo la regione si distingue nuovamente per la dinamica peggiore nella ripartizione di appartenenza dato che Lombardia e Piemonte, pur caratterizzate da un numero di famiglie in condizione di deprivazione molto più elevato (17,2 e 16,3 rispettivamente), sono tra le poche per le quali si rileva una diminuzione dell'incidenza. La Valle d'Aosta si colloca così certamente al di sotto della cifra relativa alla ripartizione nord-occidentale (17,2) ma subisce un aumento più che doppio rispetto a quanto avviene nel nord-ovest (2,0). Per quanto riguarda la rilevanza delle condizioni di deprivazione, data l'indisponibilità di dati non è possibile offrire ulteriori valutazioni comparative precedenti e successive alla recessione. A questo punto è forse importante precisare che in un quadro di generale peggioramento delle condizioni economiche la regione Valle d'Aosta, a livello nazionale, si colloca certamente tra le regioni con una bassa 8 Tra le regioni del centro solamente la Toscana (5,4) e le Marche (5,9) si collocano nelle prime posizioni altrimenti dominate dalle regioni settentrionali. 9 Secondo la definizione dell’ISTAT: "L’indicatore sintetico di deprivazione rappresenta la quota di famiglie che dichiarano almeno tre delle nove deprivazioni riportate di seguito: non riuscire a sostenere spese impreviste; avere arretrati nei pagamenti (mutuo, affitto, bollette, debiti diversi dal mutuo); non potersi permettere una settimana di ferie in un anno lontano da casa, un pasto adeguato (proteico) almeno ogni due giorni, il riscaldamento adeguato dell’abitazione, l’acquisto di una lavatrice, o di un televisore a colori, o di un telefono, o di un’automobile." (Fonte: www.istat.it) .
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