Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016

22 famiglie ed è invece uguale ad uno nel caso in cui il reddito sia percepito da un’unica famiglia. 6 In Valle d’Aosta il reddito familiare netto è certamente tra i più elevati (Tabella 14), sebbene la media del periodo 2003-2012 sia comunque inferiore a quella calcolata per la Lombardia (32.789), il Trentino-Alto Adige/Südtirol (32.745), l’Emilia-Romagna (32.562), la Toscana (30.855) e per le macroaree del nord- ovest (31.437) e del nord-est (31.430). La distribuzione del reddito all'interno della regione è relativamente vicina ad una situazione di equa ripartizione con un indice di Gini pari infatti allo 0,284 (media 2003-2012) ed allo 0,278 nel 2012. Tra le regioni del nord-ovest quello valdostano è un risultato rilevante sul piano dell’equità, tuttavia la distribuzione del reddito sembra relativamente più equa nelle regioni del nord-est. Tenendo in considerazione il valore medio dell’indice di Gini per il periodo 2003- 2012, la Valle d’Aosta viene superata dalla distribuzione più equa in tre regioni del nord (Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto e Friuli-Venezia Giulia), tre regioni del centro (Toscana, Marche ed Umbria) ed una regione del sud (Abruzzo). Tabella 15 – Notevole incidenza della povertà relativa rispetto alle altre regioni del nord Per 100 famiglie residenti. Anno 2013 Incidenza Intensità Media 1999-2013 2013 11° Friuli-Venezia Giulia 7,3 6,1 16,1 12° Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 7,1 7,1 16,5 13° Provincia autonoma di Bolzano/Bozen 6,9 3,7 17,0 14° Liguria 6,6 6,6 19,8 15° Provincia autonoma di Trento 6,5 4,9 13,0 17° Piemonte 6,2 5,7 17,1 20° Lombardia 4,7 6,4 18,3 21° Emilia-Romagna 4,3 4,5 17,6 Nord-ovest 5,3 6,3 18,1 Nord-est 5,1 5,5 16,6 Italia 11,5 12,6 21,4 La posizione riportata si riferisce all’incidenza media ordinata in maniera decrescente. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT (2015). Il lungo periodo recessivo ha favorito in quasi tutte le realtà locali italiane la diffusione delle situazioni di povertà. Pur in presenza di una distribuzione del reddito equilibrata sembra tuttavia aumentare l'incidenza della povertà relativa anche in Valle d'Aosta, 7 per la quale si deve rilevare un aumento del numero delle famiglie che si trovano in questa situazione con una cifra che nel 2012 raggiunge le 8,7 famiglie ogni 100 per diminuire poi a 7,1 in linea con la media calcolata per il periodo 1999-2013 (Tabella 15) ma comunque superiore a quello calcolato per la ripartizione geografica di appartenenza tanto per il solo 2013 quanto per la media 1999-2013 (6,3 e 5,3 rispettivamente). Per l'ultimo anno disponibile il risultato della Valle d'Aosta è il peggiore tra le aree qui considerate (ad esclusione del dato nazionale). 6 Secondo la definizione dell’ISTAT: “L’indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito ed è calcolato sui redditi familiari equivalenti, cioè resi comparabili mediante l’applicazione di una scala di equivalenza che tiene conto della diversa composizione delle famiglie. Questo indice è pari a zero nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi, nell’ipotesi cioè che tutte le famiglie ricevano lo stesso reddito; è invece pari a uno nel caso di totale diseguaglianza, nell’ipotesi che il reddito totale sia percepito da una sola famiglia.” (Fonte : www.istat.it) 7 Secondo la definizione dell’ISTAT: “Una famiglia viene definita povera in termini relativi se la sua spesa per consumi è pari o al di sotto della linea di povertà relativa, che viene calcolata sui dati dell’indagine sui consumi delle famiglie. Per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona e, nel 2013, è risultata di 972,52 euro mensili.” (Fonte : www.istat.it).

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