Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016
14 Tabella 6 – Elevata partecipazione al mercato del lavoro in regione Valori percentuali. Anno 2014. Tasso di attività Tasso di occupazione Valle d’Aosta - Vallée d’Aoste 72,2 66,2 Provincia autonoma Bolzano - Bozen 73,8 70,8 Piemonte 70,1 62,4 Lombardia 70,6 64,9 Liguria 67,9 60,7 Nord-Ovest 70,2 63,8 Nord-Est 70,2 65,0 Nord 70,2 64,3 Italia 63,7 55,7 Le percentuali sono calcolate per la popolazione e le forze di lavoro di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Il tasso di attività è definito come il rapporto tra la forza lavoro e la popolazione in età attiva. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, 2015. L’aumento dell’occupazione non è stato accompagnato da una diminuzione della disoccupazione e la causa è da individuare probabilmente nel perdurante contesto recessivo. Nel 2014 il tasso di disoccupazione in regione è stato pari all’8,9% (Figura 1 Figura 1 ) e di poco inferiore a quello prevalente nel Nord-ovest (9,3%). Rispetto a cinque anni prima l’aumento è stato pari al 4,4%. Rispetto al 2013 invece l’aumento è stato dello 0,6%. In termini assoluti si è trattato di un aumento di 476 unità che ha così portato il numero complessivo di persone disoccupate in regione a 5.397 individui: 3.086 maschi e 2.312 femmine. L’aumento del tasso di disoccupazione ha interessato soprattutto il genere maschile per il quale è stato dell’1,0% mentre per quello femminile l’aumento si è fermato allo 0,3%. La provincia di Bolzano è l’area con il tasso di disoccupazione più basso in Italia quindi il confronto con la Valle d’Aosta risulta particolarmente sfavorevole nella figura 1, tuttavia nel 2014 anche Emilia-Romagna (8,3%), Lombardia (8,2%), Friuli-Venezia Giulia (8,0%) e Veneto (7,5%) mostrano tassi di disoccupazione più bassi. In effetti il 2014 sembra essere stato l’anno peggiore per la regione per quanto riguarda la disoccupazione. D’altra parte quando si calcola il tasso medio di disoccupazione annuale tra il 2000 ed il 2014 la Valle d’Aosta si colloca tra le regioni con la disoccupazione meno elevata in Italia (4,9%) superata soltanto dalle due province autonome di Trento e Bolzano (4,3% e 3,2% rispettivamente). È dunque verosimile che l’attuale livello della disoccupazione in regione si trovi ben al di sopra del tasso strutturale, soprattutto a causa di fattori strettamente congiunturali piuttosto che strutturali come potrebbe essere ad esempio una continua discordanza tra qualifiche dei lavoratori e competenze richieste dalle imprese. Come detto il 2014 non è stato un anno buono sul fronte della disoccupazione in Valle d’Aosta. L’ultimo trimestre ha visto la disoccupazione salire oltre il 10,0% (Tabella 7), pari a circa 6.200 persone senza lavoro. Anche i primi tre mesi del 2015 non sono stati migliori dato che il tasso di disoccupazione arriva al 9,1%: un aumento dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. L’aumento della disoccupazione fra il terzo ed il quarto trimestre dello scorso anno ha interessato tutte le aree di riferimento ma già a metà del 2014 la quota di disoccupati in Valle d’Aosta (8,5%) superava quella rilevabile nella ripartizione Nord-ovest (8,4%) e si manteneva superiore a questa anche negli ultimi tre mesi (10,2% contro 9,7%). Nella ripartizione solamente i dati per il Piemonte (12,0%) e la Liguria (11,2%) sono peggiori. Di contro, già i primi tre mesi di quest’anno testimoniano una significativa diminuzione del tasso di disoccupazione che scende infatti dell’1,4% attestandosi all’8,8% per poi diminuire di un ulteriore 0,1% al termine del secondo trimestre, arrivando così all’8,7%. SI tratta della diminuzione più consistente
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