Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016
13 Bevande analcoliche - 0,4 0,8 Tabacchi - 0,4 0,7 Spese di esercizio mezzi di trasporto - 0,6 - 1,2 Medicinali, prodotti farmaceutici - 0,7 - 0,9 Assicurazioni - 0,8 - 0,6 Elettrodomestici e apparecchi per la casa - 1,1 - 0,2 Fornitura acqua e servizi vari - 1,5 9,9 Cristalleria, stoviglie e utensili domestici - 2,2 1,5 Effetti personali n.c.a. - 3,1 - 1,5 Energia elettrica, gas e altri combustibili - 4,4 0,6 Apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici - 4,9 - 4,7 Servizi di telefonia e telefax - 5,2 - 5,1 Apparecchi telefonici e telefax - 16,2 - 7,0 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, 2015. Per quanto riguarda la partecipazione al mercato del lavoro in Valle d’Aosta l’offerta di lavoro è lievemente aumentata soprattutto tra il genere maschile; nel 2014 il tasso di attività complessivo è aumentato di circa l’1,0% portandosi così al 72,2% (Tabella 6). Si tratta dell’aumento più consistente rilevato fra le aree qui considerate mentre la percentuale complessiva viene superata soltanto da quella della provincia di Bolzano (73,8%). La ripartizione nord-occidentale insieme al settentrione si ferma infatti al 70,2%. Il dato nazionale non arriva invece al 64,0% (63,7%). Anche il tasso di occupazione è aumentato nello stesso periodo nella misura dello 0,6%. L’aumento ha interessato soprattutto la componente maschile (0,9%) che non quella femminile (0,3%). La percentuale complessiva degli occupati per il 2014 sale quindi al 66,2%. Si tratta di nuovo della seconda percentuale più elevata tra quelle qui considerate dopo quella bolzanina (70,8%). Il dato è migliore anche di quello nord-occidentale (63,8%), settentrionale (64,3%) e nazionale (55,7%). L’aumento degli addetti è da ricondurre soprattutto al miglioramento rilevato nei settori industriali e, marginalmente, nei comparti dei servizi diversi dal commercio; in tutti gli altri settori l’occupazione ha continuato a diminuire (Banca d’Italia, 2014a).
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