Analisi Congiunturale Valle d'Aosta I trim. 2012

26 Evoluzione del numero di ditte individuali attive. Valle d'Aosta. 2009 2010 2011 Diff 2010/2009 Diff 2011/2010 Agricoltura, silvicoltura pesca 1826 1725 1636 -101 -89 Estrazione di minerali da cave e miniere 0 0 1 0 1 Attività manifatturiere 510 494 502 -16 8 Fornitura di energia elettrica 1 1 2 0 1 Fornitura di acqua; reti fognarie, rifiuti 9 8 7 -1 -1 Costruzioni 2072 2107 2063 35 -44 Commercio; riparazione auto 1424 1422 1391 -2 -31 Trasporto e magazzinaggio 157 154 144 -3 -10 Attività dei servizi alloggio e ristorazione 624 630 639 6 9 Servizi di informazione e comunicazione 78 81 80 3 -1 Attività finanziarie e assicurative 166 158 158 -8 0 Attivita' immobiliari 52 53 48 1 -5 Attività professionali, scientifiche e tecniche 118 120 126 2 6 Noleggio, agenzie di viaggio 190 202 209 12 7 Istruzione 8 8 9 0 1 Sanita' e assistenza sociale 8 8 7 0 -1 Attività artistiche, intrattenimento 36 40 41 4 1 Altre attività di servizi 407 401 410 -6 9 Imprese non classificate 8 2 4 -6 2 Totale 7694 7614 7477 -80 -137 Fonte: dati Movimprese LIVELLO COMUNALE La sezione che segue mostra alcuni dati relativi ai principali comuni della Valle d’Aosta. In modo particolare risulta come presso la citta’ di Aosta e il comune di Chatillon i valori relativi al tasso di occupazione e disoccupazione siano molto simili. In tutte le realta’ prese in considerazione il numero dei soggetti non inseriti nelle forze di lavoro risulta essere piu’ del 50% della popolazione. Leggermente inferiore al dato degli altri comuni e’ quello di Sarre. In questo caso, il tasso di disoccupazione sul totale della popolazione risulta essere pari all’1.6% (rispetto al 2.2% di Aosta e Chatillon). Nettamente superiore risulta essere il numero di occupati sul totale della popolazione. Se nelle altre realta’ considerate raggiunge il 42% della cittadinanza, presso Sarre supera il 48%. Per quanto concerne le classi di reddito IRPEF, il dato a livello comunale mostra come la citta’ di Aosta e soprattutto Sarre si contraddistinguano per livelli reddituali superiori alla media italiana. Infatti la differenza tra il dato Valdostano e quello nazionale risulta essere positive tra le classi di reddito piu’ elevate.

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