Analisi Congiunturale Valle d'Aosta 31/10/2011
4 Le stime di primavera del World Economic Outlook prevedevano per il Paese una crescita del PIL di appena dello 0,8% nel 2011 e dello 0,7% nel 2012, con una revisione al ribasso rispettivamente di 0,2 e 0,6 punti percentuali. Si attende un ulteriore ribasso. Le esportazioni hanno continuato a fornire il principale sostegno alla crescita. Tuttavia, secondo Banca d’Italia negli ultimi mesi il quadro congiunturale è peggiorato e l’attività manifatturiera avrebbe subito un forte calo nel corso del III trimestre (il significativo incremento registrato in agosto dalla produzione industriale dopo tre cali consecutivi, è in parte da mettere in relazione con fattori di natura statistica). Si confermano la debolezza della domanda interna e la forte incertezza sulla situazione economica generale. Clima di fiducia, inflazione, consumi e retribuzioni In base alle rilevazione ISTAT sulla fiducia dei consumatori (pubblicata il 25 ottobre 2011), a ottobre l'indice del clima di fiducia cala in modo sensibile, da 94,2 di settembre a 92,9. A livello nazionale, la flessione riguarda tutte le componenti e in modo particolare l’indice che misura il complesso delle attese a breve termine. Peggiorano, in particolare, le valutazioni presenti e prospettiche sulla situazione del paese, i giudizi sulla situazione economica della famiglia e le previsioni di risparmio. A livello territoriale, l’indice peggiora soprattutto nel Centro Sud mentre registra un interessante miglioramento nel Nord Est. Il Nord Ovest la fiducia recupera da 94,3 a 94,5 grazie al miglioramento del clima corrente e in misura minore di quello economico. Peggiorano tuttavia, il clima personale e quello futuro. Nel mese di settembre 2011 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (calcolato al netto dei tabacchi) è stato pari a 103,2, con un aumento del 3% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente e una variazione nulla rispetto al mese precedente (agosto 2011) (ISTAT).Si tratta dell’aumento tendenziale più alto dal periodo Ottobre 2007 – Ottobre 2008, quando la variazione fu del 3,5%. La principale spinta all'inflazione arriva dai rialzi dei prezzi di beni e servizi Ricreazione, spettacoli e cultura, ricettivi e di ristorazione, abbigliamento e calzature. A livello tendenziale, tassi di crescita molto elevati si registrano anche per i beni energetici. Sul fronte delle vendite (dati ISTAT) ad agosto 2011 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) segna una variazione nulla rispetto a luglio 2011 e, invece, una diminuzione dello 0,4%, relativamente alla media del trimestre giugno-agosto 2011 (rispetto ai tre mesi precedenti).
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