Inca per i giovani 2014

Infortuni e malattie professionali 41 Contro il giudizio del Medico Competente il lavoratore può presentare ricorso all’organo di vigilanza territoriale (Servizi di medicina del lavoro delle ASL) entro 30 giorni dall’avvenuta comunicazione di detto giudizio. Inidoneità permanente e diritto alla ricollocazione Il lavoratore giudicato permanentemente non idoneo alla propria mansione, sia che ciò sia avvenuto in conseguenza di infortunio sul lavoro o malattia professionale, oppure anche a seguito di evento traumatico extra lavorativo, ha il diritto di essere ricollocato in una altra mansione, purché confacente alle sue residue capacità lavorative. Solo qualora nell’ambito dell’organico aziendale, non sussista una mansione compatibile al suo residuo stato di salute, egli può essere licenziato. In questo caso però, se è provato che la menomazione è stata causata da violazione di norme a tutela della sicurezza e la salute sul lavoro, il lavoratore può far valere il suo diritto in giudizio, in quanto la menomazione oltre ad avergli causato delle lesioni ha comportato anche la perdita dello stipendio, ossia della sua fonte di sostentamento economico. Per questa ragione, quando la menomazione è costituita da una malattia di verosimile origine professionale è sempre bene denunciarla all’INAIL che, qualora dovesse indennizzare l’evento, fornirebbe anche la prova implicita che il danno si è generato in occasione di lavoro.

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