Inca per i giovani 2014

8 Welfare Di solito spinti dalla necessità, ma a volte anche da una certa sottovalutazione, può capitare che nello svolgimento di lavori saltuari, o di attività intraprese per brevi periodi, magari al solo scopo di mantenersi durante gli studi, si eviti di richiedere la regolarizzazione del proprio rapporto di lavoro contando sul fatto che, in fondo, quello che serve sono i soldi per vivere più che i contributi previdenziali. Quando però si compiono queste valutazioni è bene calcolare tutti gli introiti che si perderanno: ad esempio, per la mancata erogazione dell’indennità di disoccupazione o della malattia. Fai atten z ione! Chi ti fa lavorare inneronon solononversa i contributi all’INPS, ma ti sta togliendo anche l’indennità di disoccupazione che potrebbe spettarti a fine lavoro. Anche se percepisci lo stesso stipendio di un lavoratore in regola, in realtà, a conti fatti, stai perdendo una parte di quanto ti spetta. La pensione cominci a costruirla da oggi Il regolare versamento dei contributi previdenziali è ovviamente utile ai fini della pensione anche se questa viene vissuta come un evento lontano, a cui pensare quando si è più in là con gli anni. Tuttavia per coloro che solo da poco tempo si sono affacciati al mondo del lavoro non c’è nulla di più sbagliato; e per comprenderne il motivo basta conoscere in che modo saranno calcolate le pensioni future. Il cosiddetto sistema di calcolo contributivo presuppone l’apertura di una sorta di conto presso l’INPS nel quale confluiscono i

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