Guida ai servizi CAAF 2021

dovuti sul redditominimale sono: 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre e 16 febbraio dell’anno successivo. Tali importi devono essere versati a prescindere dal reddito prodotto durante l’anno, salvo il ragguaglio a mesi calcolato dall’Inps per il primo anno d’attività. Se il reddito dichiarato ai fini previdenziali da questi soggetti supera poi l’importo minimale, sul- l’eccedenza sono dovuti ulteriori contributi da versare in acconto, sulla base del reddito dell’anno precedente, e a saldo, in sede di dichiarazione annuale, sulla base del reddito effettivo prodotto nell’anno. I versamenti sul reddito eccedente il mi- nimale avverranno, in acconto, con due rate annuali con scadenza: 30 giugno (o 30 luglio con maggiorazione dello 0,40%) e 30 novembre. L’importo a saldo, se dovuto, sarà versato il 30 giugno (o il 30 luglio con maggiorazione dello 0,40%) dell’anno successivo a quello cui la contribuzione si riferisce. Per il 2021 l’Inps ha fissato il reddito minimale in euro 15.953,00 (Circolare Inps 9 febbraio 2021, n. 17). L’aliquota contributiva 2021 prevista per le due gestioni è pari al 24% , a questa, so- lamenteper la gestionedei commercianti, va sommatouno 0,09% , a titoloaggiuntivo, ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale ( 24,09% ). È dovuto per tutti, inoltre, un contributo per le prestazioni di maternità stabilito nella misura di 0,62 euro mensili (7,44 euro all’anno) . Per i soli contribuenti iscritti alla gestione IVS artigiani o commercianti che hanno aderito al regime forfetario, dal 1°gennaio 2016 è prevista la facoltà di optare per un regime contributivo agevolato che consiste nella riduzione del 35%dei contributi dovuti sul reddito d’impresa prodotto in vigenza di tale regime. La domanda per la riduzione dei contributi deve essere presentata entro il 28 febbraio 2021 (o tem- pestivamente in caso di avvio dell’attività da marzo in poi). H GESTIONE SEPARATA INPS I liberi professionisti privi di una cassa di previdenza professionale sono tenuti al- l’iscrizione alla Gestione Separata INPS. In generale l’importo su cui calcolare i contributi dovuti coincide con il reddito imponibile ai fini fiscali, dato dalla differenza tra ricavi (o compensi) incassati e costi sostenuti nell’anno. Il contributo dovuto alla gestione Separata è calcolato applicando all’imponibile le aliquote vigenti nell’anno di riferimento, per il 2021 le aliquote sono:  25,98% per i soggetti titolari di partita Iva e privi di altra copertura previdenziale;  24% per i soggetti assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie o titolari di pensione. Il contributo è totalmente a carico del professionista, che tuttavia ha facoltà di ad- debitare al cliente in fattura, a titolo di rivalsa, un importo pari al 4% dei compensi lordi. Il versamento dei contributi avviene in acconto e a saldo alle stesse scadenze previste per i versamenti delle imposte; non è previsto il versamento di contributi fissi annuali, gli importi vengono determinati a consuntivo, in sede di dichiarazione annuale, in base al reddito effettivamente prodotto nel periodo d’imposta. CASSE PROFESSIONALI I professionisti iscritti ad albi professionali o ad elenchi (avvocati, ingegneri, architetti, geometri, dottori commercialisti, medici, veterinari, psicologici, etc.) versano gene- 22 TITOLARI DI PARTITA IVA

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