Formazione e informazione Febbraio 2012

7 n. 1 bollettino FILLEA - 15 febbraio 2012 Q uando una impresa viene sequestrata alle mafie, spesso accade che quell’ impresa non riapra più i battenti e a pagarne il prezzo più alto siano i dipendenti, che restano senza lavoro. Accade anche che quelle poche imprese che sono bonificate e confiscate definitivamente hanno difficoltà ad essere restituite al territorio e a trovare una propria identità produttiva. Sottrarre una impresa alla criminalità organizzata è un atto di liberazione  per il sistema produttivo , che sempre più deve poter contare su imprese sane e competitive capaci di contrastare ogni tentativo di infiltrazione delle economie criminali  per i lavoratori , che quel sistema produttivo sano deve saper tutelare e proteggere, senza mai abbandonarli al ricatto dei poteri criminali o alla disperazione della perdita del lavoro Liberare l’economia, liberare il lavoro: solo così l’azione antimafia può spezzare le radici dell’infiltrazione mafiosa nel sistema produttivo. LA FILLEA CGIL CHIEDE ALL’AGENZIA NAZIONALE PER I BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI (ANBSC) DI ISTITUIRE “L’UFFICIO ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SINDACALI” E DI “AFFIDARE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMMOBILI SOTTRATTI ALLE MAFIE ALLE IMPRESE EDILI SEQUESTRATE E CONFISCATE” La Fillea Cgil lancia una raccolta di firme per chiedere all’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati:  di costituire formalmente un ufficio “Attività Produttive e Sindacali” capace di coordinare le attività delle e nelle aziende sequestrate o confiscate attive, con particolare riferimento a quelle del settore delle costruzioni  di prevedere, attraverso una delibera, l’utilizzo di queste aziende nell’ambito dei lavori di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio immobiliare sequestrato o confiscato in tutto il territorio nazionale e che, sempre più, deve essere finalizzato agli scopi previsti dalla legislazione vigente. Queste attività sono finanziate attraverso l’utilizzo delle risorse finanziarie previste dal Pon Sicurezza. L’utilizzo delle imprese sequestrate o confiscate attive del settore delle costruzioni nelle opere di manutenzione e ristrutturazione di questo importante patrimonio immobiliare può rappresentare un rilevante strumento di azione positiva per un’efficacia bonifica di questo tessuto economico, presente prevalentemente nei territori a forte caratterizzazione mafiosa. PER ADERIRE ALLA CAMPAGNA VAI SUL SITO http://www.filleacgil.it/aziendeseqconf.html O PRESSO LE NOSTRE SEDI.

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