Formazione e informazione Febbraio 2012

2 n. 1 bollettino FILLEA - 15 febbraio 2012 R ilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambien- tale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma uni- taria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a con- trastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila oc- cupati. Tra le proposte concrete di Feneal, Filca e Fillea ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di in- novazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono es- sere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti. Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel setto- re, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’attuazione della Patente a punti. Le proposte, che si inseriscono nell’azione già portata avanti da Cgil, Cisl e Uil, saranno presentate nel corso di una grande manife- stazione nazionale, in programma il prossimo sabato 3 marzo. I dettagli della mobilitazione saranno resi noti nei prossimi giorni. L’ allarme dei sindacati edili: “Il settore boc- cheggia”. L’Istat conferma. Piattaforma co- mune per chiedere ammortizzatori, politi- che di green economy e allentamento selet- tivo del patto di stabilità. Il 3 marzo mani- festazione nazionale La crisi colpisce duro, soprattutto in edilizia. E i sindacati confederali si muovono insieme per cercare di rilanciare il settore. Nel corso dell’attuale congiuntura negativa, infatti, il comparto costruzioni ha perso circa 300.000 occupati. L’allarme arriva da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, che hanno messo a punto una piattaforma unitaria per il rilancio e hanno organiz- zato una manifestazione nazionale per il 3 marzo a so- stegno delle proprie richieste. “ Il settore delle costruzioni – si legge in una nota - per le sue caratteristiche e per la sua centralità, diventa ora un banco di prova decisivo per determinare un cambiamento di rotta in grado di garan- tire la ripresa dello sviluppo equo e sostenibile dell’intero paese ”. Tra le proposte di Feneal, Filca e Fillea, “ ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla ri- qualificazione del patrimonio abitativo ”. I sindacati chie- dono inoltre che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità tenendo conto della tipologia del lavoro svolto. Inoltre si chiede una forte azione di con- trasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’at- tuazione della patente a punti. Le proposte, che si in- seriscono nell’azione già portata avanti da Cgil, Cisl e Uil, saranno presentate nel corso della manifestazione nazionale prevista per il 3 marzo. A fornire una base solida alle richieste del sindacato , tra l’altro, arrivano anche i dati Istat sulle nuove costru- zioni in Italia. Secondo l’Istituto di statistica, nel 2009 le autorizzazioni a costruire sono calate di circa un quarto el nostro paese. Un crollo che arriva dopo altre pesanti cadute, basti pensare che il numero di nuove abitazioni autorizzate risulta dimezzato rispetto a quello del 2005. A rilevarlo è l’Istat nel dossier ‘Noi Italia’ , spiegando come i dati sui permessi di costruire rappresentino se- gnali anticipatori dell’attività edilizia. Insomma, lo stato di salute del mercato immobiliare non va migliorando, la crisi ha duramente colpito il settore e non solo in Italia, visto che alche altri Paesi dell’Unione europea, sottolinea l’Istat, hanno fatto segnare cadute altrettanto profonde. Nel dettaglio in Italia ogni mille famiglie sono stati autorizzati progetti per la costruzione di 5,7 nuove abi- tazioni e di circa 430 metri quadrati di superficie utile abitabile in nuovi fabbricati residenziali. Nel 2005, ricor- da il dossier ‘Noi Italia’, il rapporto tra il numero di nuo- ve abitazioni e le famiglie residenti era ben più alto (11,8 nuove abitazioni). RILANCIO DEL SETTORE, OCCUPAZIONE, PENSIONI. IL 3 MARZO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA Edilizia: 300mila posti persi, scatta la protesta

RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=