rafforzamento dei soggetti che agiscono nei territori, a partire dalle assunzioni pubbliche necessarie sia per implementare la capacità amministrativa che per rendere effettivi ed agibili gli investimenti del PNRR. Pari opportunità e diritti per la giustizia di genere e generazionale La nostra organizzazione nella pratica contrattuale e nelle iniziative di mobilitazione deve rivendicare risposte per affermare la giustizia generazionale e di genere. Il primo punto della piattaforma per la giustizia generazionale e di genere è il lavoro, attraverso un piano straordinario di occupazione pubblica e privata e la parità retributiva e dei diritti. Secondo tema è l’accesso alla casa con politiche abitative dedicate alle giovani generazioni e la formazione con la possibilità di accedere attraverso il reddito di garanzia e continuità a percorsi di istruzione e formazione. Infine è necessario sostenere la partecipazione economica e sociale attraverso il potenziamento dei servizi per l’infanzia e la gratuità degli asili nido, per la non autosufficienza, l’affermazione del principio della condivisione della cura e incentivi per la partecipazione alla vita culturale. Contrasto alle povertà e al disagio sociale: miglioramento/potenziamento RdC e altri strumenti. Universalità. La povertà non è una colpa ed è compito del nuovo stato sociale rimuovere le disuguaglianze e superare la condizione di vulnerabilità sociale delle persone. Serve una misura universale di contrasto alla povertà che accompagni il sostegno economico, con l’attivazione di tutti gli interventi e i servizi necessari a promuovere l’inclusione sociale e lavorativa di chi ne beneficia, a partire dalla valutazione multidimensionale dei bisogni. Il Reddito di Cittadinanza può e deve essere questa misura, ma è necessario introdurre i correttivi al fine di modificare la scala di equivalenza, per non penalizzare le famiglie numerose e con minori; ridurre a 2 anni il requisito di residenza che discrimina gli stranieri; reintrodurre la valutazione preliminare dei bisogni dei beneficiari che deve essere accompagnato da un rafforzamento dei servizi sociali degli enti locali con tutte le figure professionali necessarie; rendere facoltativi i Progetti di Utilità Collettiva (PUC); eliminare le condizionalità punitive. Assistiamo ad una crescita significativa delle aree del disagio e delle fragilità che coinvolgono vecchi e nuovi settori della popolazione. Per garantire la tenuta sociale complessiva del paese è fondamentale rafforzare e mettere in sicurezza il ruolo dei servizi sociali e della rete delle autonomie locali, presidio di prossimità indispensabile. Migranti E’ necessario, che a partire dalle scelte europee, siano riviste le politiche sull’immigrazione, rivedendo gli accordi di Dublino e garantendo libertà di circolazione e movimento e mettendo al centro delle scelte i valori della accoglienza, della solidarietà, della uguaglianza. Nel nostro paese occorre assumere il carattere strutturale delle migrazioni e lavorare sulla piena integrazione, riconoscendo i diritti di cittadinanza per chi è nato in Italia e garantendo il diritto di voto alle elezioni amministrative ed europee i cittadini stranieri non comunitari. Va inoltre riattivata una vertenza per abolire le norme discriminatorie, a partire dalla Bossi/Fini e la legislazione securitaria ai partire dai decreti “sicurezza”. Occorre inoltre la modifica degli strumenti d’ingresso nel nostro paese per superare le attuali rigidità e restrizioni. 2) Sistema organico e universale di tutela e di cura delle persone. Nuovo welfare universale e reti pubbliche di cittadinanza e solidarietà. Esigibilità del sistema pubblico e universalità 25
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