Il fisco ha anche funzione di selettività e premialità, indirizzo dell’economia, politica industriale. Per questo oltre ad una revisione e una riduzione degli incentivi pubblici, questi vanno condizionati alla tenuta occupazionale, alla creazione di lavoro e all’innovazione. Contemporaneamente, è necessario rafforzare tutti gli strumenti preventivi per il contrasto all’evasione fiscale attraverso tutti gli strumenti che favoriscano la tracciabilità e la trasparenza attraverso l’utilizzo delle banche dati e l’analisi massiva. Rivendichiamo interventi aggiuntivi di natura fiscale per contrastare gli effetti dell’aumento dell’inflazione a partire dalle fasce di contribuenti a basso reddito: indicizzazione delle detrazioni e in generale strumenti contro il fiscal drag e potenziamento della decontribuzione. Esso deve accompagnarsi a interventi predistributivi sui contratti di lavoro, sulla formazione dei prezzi e la distribuzione della produttività. Sul versante delle politiche finanziarie è necessario implementare le obbligazioni verdi e sociali per sollecitare gli investimenti privati e il risparmio verso l’economia reale. Inoltre anche il sistema finanziario, del credito e delle assicurazioni deve contribuire allo sviluppo del paese, sostenendo l’economia reale: attraverso una presenza più diffusa a partire dal Sud e dalle aree interne, rilanciando le attività di banca tradizionale e separandole da quelle di tipo esclusivamente commerciale/finanziario, rafforzando il contrasto all’illegalità, all’usura, al riciclaggio e all’evasione fiscale, contribuendo alla riduzione delle disuguaglianze attraverso una revisione delle regole di accesso al credito. Il sistema finanziario ha il compito di assolvere il suo ruolo di fattore primario della crescita, garantendo un meccanismo più equo di allocazione delle risorse finanziarie e favorendo una crescita fondata sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ciò anche con riferimento all’utilizzo dei fondi del PNRR, in termini di accesso al credito per piccole medie imprese, sostegno a nuove attività al Sud, a progetti di riconversione produttiva al Nord, a basso impatto ambientale, a progetti in carico alle amministrazioni locali. Al pari di altri settori, anche quello finanziario ha, dunque, dinnanzi a sé un compito fondamentale: consentire che le potenzialità del PNRR si sostanzino in progetti concreti di rinnovamento, modernizzazione e digitalizzazione per la ripartenza del nostro Paese. NUOVO STATO SOCIALE PER LA COESIONE, L’INCLUSIONE E LA PIENA OCCUPAZIONE E RETI PUBBLICHE DI CITTADINANZA 1) Rispondere alle disuguaglianze sociali e territoriali Mezzogiorno e aree interne Lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne del Paese deve essere assunto come obiettivo strategico e trasversale, a partire dai diversi finanziamenti in campo e con un forte ruolo della contrattazione collettiva e territoriale. Intorno all'idea dell’intervento di prossimità e di aggregazione istituzionale e sociale occorre strutturare una vera e propria politica nazionale per il mezzogiorno e per le Aree interne. Il successo di una strategia lo si misura nella sua capacità di rispondere alla vita delle persone, a cominciare dalla creazione di lavoro. In questa direzione occorre un deciso rafforzamento delle amministrazioni territoriali, la cui debolezza soprattutto nel Mezzogiorno è un dato strutturale, certificato fra l’altro dalle difficoltà nell’efficientamento della spesa e nella sua qualità rispetto ai risultati raggiunti nell’utilizzo dei Fondi europei. Per modificare sensibilmente i contesti amministrativi delle aree più fragili, occorrono investimenti per il 24
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