Congresso XIX documento 1

contrattuali anche a livello europeo. In un mercato del lavoro polarizzato l’obiettivo della riduzione strutturale degli orari di lavoro deve essere accompagnato dal contrasto al part-time involontario e al lavoro fortemente discontinuo. La richiesta di riduzione degli orari di lavoro a fronte dell’aumento del numero dei turni per un maggiore utilizzo degli impianti o per rispondere alle esigenze di flessibilità della produzione e/o del servizio deve essere strategia contrattuale sempre più estesa. A queste esigenze delle imprese va fatto corrispondere la crescita dell’occupazione e riconoscimenti nei salari. Proponiamo un provvedimento legislativo che sostenga la redistribuzione e riduzione dei tempi e degli orari di lavoro e il diritto alla formazione permanente per una nuova occupazione stabile. Salari: superare l’Ipca depurato dai beni energetici. Salario minimo e valore erga omnes dei contratti. La crescita dell’inflazione, ha definitivamente superato il parametro dell’IPCA depurato dei beni energetici come riferimento del recupero del potere di acquisto nei CCNL. Non riconoscere questo cambiamento significherebbe programmare la riduzione strutturale dei salari, già fra i più bassi di Europa. Le piattaforme per il rinnovo dei CCNL in scadenza dovranno porsi l’obiettivo della crescita del complesso delle retribuzioni, a partire dal riconoscimento dell’inflazione effettiva, per tutelare il potere di acquisto, cui aggiungere gli altri indicatori che la contrattazione individuerà. Nella contrattazione di secondo livello elementi quali la qualità e la produttività acquisiti dovranno essere riconosciuti anche attraverso il consolidamento di quote del salario variabile; in ogni caso va affrontato il tema di una maggiore redistribuzione collettiva della massa salariale tra le lavoratrici e i lavoratori, anche a termine, e contrastata una gestione unilaterale di quote crescenti di salario individuale discrezionale. La proposta avanzata dal Ministero del Lavoro di rispondere alla Direttiva europea del salario minimo prendendo a riferimento il trattamento economico complessivo definito dal CCNL del settore firmato dalle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative è condivisibile. Il nostro obiettivo è di dare attuazione alla Costituzione e attribuire la validità erga omnes dei contratti nella loro interezza, a partire dal tema del salario. Dalle 150 ore al diritto soggettivo ed universale alla formazione permanente e alla conoscenza per contrastare l’esclusione nel lavoro e nella cittadinanza. La formazione continua e la formazione permanente devono essere riconosciute come diritto soggettivo ed universale. È necessaria un’ottica di sistema, attraverso tre scelte strategiche: centralità del sistema pubblico di istruzione degli adulti; coerenza con le politiche del sistema di istruzione; politiche di sostegno all’esercizio del diritto al mantenimento e all’elevamento dei propri livelli di istruzione. Un sistema di istruzione e formazione altamente qualificato e inclusivo, capace di innalzare il livello di conoscenza e competenza dei cittadini di ogni età e di ogni territorio, è il principale strumento per contrastare le disuguaglianze e partecipare attivamente al mercato del lavoro senza subirne i cambiamenti. La contrattazione svolge per queste finalità, che i Fondi Interprofessionali e la bilateralità contrattuale devono sostenere ed accompagnare, un ruolo decisivo. Particolare attenzione va posta anche ai rapporti di lavoro precari e ai settori in cui sono prevalenti i rapporti di lavoro stagionali, discontinui o part-time al fine di garantire, anche in questi contesti, il diritto alla formazione e la sua certificabilità. Va sostenuto il diritto soggettivo alla formazione continua in orario di lavoro, anche con metodologie quali la FAD nelle sue diverse modalità. Per raggiungere questi obiettivi gli strumenti da agire, oltre la contrattazione collettiva, sono:  Fondo Nuove Competenze, da riqualificare per sostenere l’aggiornamento degli occupati finalizzato a rispondere alle sfide della transizione digitale ed ecologica. 14

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