DEMOCRAZIA, LIBERTÀ E CONTRATTAZIONE 1) La contrattazione come strumento di democrazia e libertà, ricomposizione del mondo del lavoro e di rinegoziazione dei poteri nei luoghi di lavoro e nei territori. Difesa, centralità e valorizzazione del CCNL come fondamentale strumento di tutela universale e di rappresentanza collettiva che unisce e include. La contrattazione collettiva, in tutte le sue declinazioni, è strumento fondamentale per la realizzazione degli obiettivi strategici della nostra organizzazione. Ad essa affidiamo la funzione di redistribuzione della ricchezza e il compito sempre più complesso di ricomposizione del mondo del lavoro. A fronte dell’estrema frammentazione dei cicli produttivi e dei processi di lavoro, la contrattazione deve ricomporre i legami dentro il mondo del lavoro, deve garantirne un governo unitario, deve essere un argine ai fenomeni di ricatto a cui la parte più debole è quotidianamente esposta. In questo senso, lo strumento della contrattazione deve agire costantemente per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di ridefinire gli equilibri di potere nei luoghi di lavoro in un processo che rafforzi la democrazia e la libertà tra le persone, che migliori le condizioni di lavoro e ampli gli spazi di partecipazione. Il contratto collettivo nazionale rimane il perno attorno a cui ruota questo complesso processo di ri - composizione: è insieme autorità salariale e leva per l’inclusione dei soggetti più deboli, garanzia di legalità e di valorizzazione della crescita professionale, conquista di un’identità collettiva e tutela di diritti individuali. La nuova stagione contrattuale, punterà, innanzitutto, a incrementi salariali che rispondano alla crescita dell’inflazione reale; nonché a rafforzare il tratto di inclusività sul versante delle diverse tipologie contrattuali, per superare la precarietà e le discriminazioni di genere e generazionali. Dobbiamo perseguire l’obiettivo di una decisa riduzione del numero dei CCNL. Per realizzare ciò serve sia un lavoro di coordinamento confederale delle politiche negoziali in funzione di un possibile superamento delle sovrapposizioni dei perimetri contrattuali, affermando il principio del Ccnl di riferimento e di miglior favore in termini salariali e normativi e rendere vincolante la modalità di confronto fra le Categorie e la Confederazione in relazione all’ampliamento delle sfere di applicazione o nel caso di attribuzione di nuovi settori, sia un provvedimento legislativo di sostegno all’esercizio della contrattazione collettiva, che assegni validità generale ai contenuti dei Contratti Nazionali, certifichi la rappresentanza delle parti che li stipulano. È necessario valorizzare nella bilateralità la funzione d’inclusione, di gestione delle tutele che vengono attribuite dalla contrattazione e/o dalle norme, rafforzandone la funzionalità e la trasparenza anche attraverso la verifica della loro governance. Elezione ed estensione delle rappresentanze sindacali in tutti i luoghi di lavoro. Per dare più forza alla rappresentanza e alla democrazia nei luoghi di lavoro, diviene strategico un impegno straordinario dell'organizzazione affinché si promuova un processo di elezione delle RSU in tutti i luoghi di lavoro con almeno quindici dipendenti, sperimentando anche forme di rappresentanza a livello territoriale, di zona o bacino elette dalle lavoratrici e lavoratori, dipendenti di aziende con meno di 15 addetti. Per la CGIL, in ogni caso, la nomina delle RSA dovrà avvenire attraverso la modalità elettiva. Solo attraverso un investimento straordinario sulla partecipazione e la democrazia nei luoghi di lavoro è possibile dare un ulteriore impulso all’estensione della contrattazione integrativa nelle realtà in cui non è presente, e al rafforzamento della stessa nelle realtà in cui è ancora troppo debole. 12
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