Congresso XIX documento 1

 legge nazionale per la non autosufficienza a politiche per l’invecchiamento attivo;  politiche inclusive per le persone con disabilità;  piena integrazione sociale e lavorativa per i cittadini migranti. L’assetto ereditato della “Riforma Fornero” ha costruito un sistema rigido e privo di solidarietà. Per questo è necessario dare seguito alle proposte contenute nella Piattaforma unitaria di CGIL CISL UIL finalizzate ad un cambiamento radicale dell’attuale assetto delle pensioni. Si tratta, infatti, di ricostruire un sistema previdenziale pubblico, solidaristico ed equo, che unifichi le generazioni e le diverse condizioni lavorative. POLITICHE DI SVILUPPO E NUOVO INTERVENTO PUBBLICO È in gioco il futuro industriale del nostro Paese e con esso la quantità e la qualità del lavoro e della nostra società. Il Congresso pertanto è chiamato a discutere, a partire dalle Categorie industriali e dei servizi, come sostenere con iniziative e mobilitazioni comuni e generali gli obiettivi di seguito indicati. Le grandi transizioni – ambientale, tecnologica, demografica – richiedono un cambiamento profondo degli indirizzi di politica economica e sociale. Servono politiche del lavoro, investimenti nel trasposto pubblico e nella mobilità sostenibile, nelle infrastrutture materiali e immateriali, nelle fonti rinnovabili, nell’agricoltura biologica, nel risanamento del territorio e delle aree urbane, nella cultura e nel turismo, nella logistica. Ciò è decisivo per superare i ritardi tra Nord e Sud. L’Italia non supera le sue fragilità e la sua crisi se non affronta con investimenti, nuove politiche industriali e servizi pubblici di qualità, la condizione di disagio diffuso nel Mezzogiorno. Per recuperare i divari territoriali e di sviluppo è necessario riqualificare e recuperare le grandi periferie urbane, le aree interne e quelle colpite dal sisma. La contrattazione per lo sviluppo rappresenta lo strumento per negoziare le condizioni di lavoro dignitoso e rispondere ai bisogni di oggi e a quelli delle future generazioni. Le tecnologie digitali possono consentire una diversa organizzazione del lavoro fondata sull’autonomia, il protagonismo e l’intelligenza delle lavoratrici e dei lavoratori. Se guidate dalla logica del profitto producono solo nuove divisioni, ripetitività e appiattimento delle mansioni, lavoro precario, maggior controllo sui tempi di lavoro e quelli di vita. La transizione tecnologica rappresenta un campo importante per l’iniziativa sindacale. “Contrattare l’algoritmo”, che non è neutrale, è la condizione per orientare l’innovazione digitale verso la qualità del lavoro e verso obiettivi sociali. È il momento quindi per cambiare le politiche economiche, sociali, industriali del Paese. C’è bisogno di un nuovo e autorevole intervento pubblico. Per questo proponiamo la costituzione di un’Agenzia per lo Sviluppo che, a partire dal Mezzogiorno e dall’obiettivo di superare i divari territoriali, definisca le priorità, costruisca e qualifichi filiere produttive, contribuisca ad aprire nuove opportunità per investimenti pubblici e privati, nei settori strategici per il futuro del Paese, e coordini gli indirizzi delle grandi aziende pubbliche, per affrontare i grandi temi oggi sul tappeto. Giusta transizione, innovazione digitale, riconversioni industriali devono essere accompagnati da piani e strumenti che garantiscano tutela sociale, riqualificazione e formazione per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti nei processi di riconversione. Per questo proponiamo si istituisca un Fondo nazionale che accompagni e sostenga le transizioni e le riconversioni industriali. Il Fondo dovrà prevedere investimenti di sostegno al reddito, di formazione, di aggiornamento delle competenze per le lavoratrici ed i lavoratori, con l’obiettivo di “non lasciare indietro nessuno e di garantire l’occupazione”. COMPITI DEL CONGRESSO Il Congresso è chiamato ad attuare le decisioni assunte all’Assemblea Organizzativa su temi fondamentali per il futuro del sindacato confederale: il rapporto con i giovani, le strategie per incrementare gli iscritti, il rapporto e la presa in carico dei loro bisogni, il ruolo centrale del territorio e delle Camere del Lavoro, la piena inclusione e rappresentanza dei lavoratori e delle 10

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